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Priamo Gallisay, il musicista ritrovato
 
Il recupero della figura e l'opera di un'artista che contribuì a fare di Nuoro l'Atene sarda. Grazia Deledda scrisse per lui i versi di Mattinata di marzo, poi musicati con successo. Fu intimo amico di Antonio Ballero, dal cui romanzo Don Zua trasse la trama del melodramma Rosella, composto su versi del poeta Pasquale Dessanai. Nel 2013 ricorrerà il 160° anniversario della nascita del musicista Priamo Gallisay, artista nuorese, la cui figura è stata recuperata dopo un lungo e immeritato oblio durato quasi un secolo. La figura di Priamo Gallisay si inserisce a pieno titolo tra i nomi dei grandi nuoresi che hanno fatto del capoluogo barbaricino l’Atene Sarda, in cui ha espresso il massimo della sua potenzialità in campo artistico e culturale: Sebastiano Satta nella poesia, Grazia Deledda nella narrativa, Francesco Ciusa nella scultura, Antonio Ballero nella pittura e Pasquale Dessanai per quanto riguarda la poesia in limba (tutti nati nel periodo compreso tra il 1864 e il 1883) ne sono stati le massime espressioni. Poesia, narrativa, scultura, pittura, e poesia in limba ai massimi livelli dunque, mancava solo la musica per chiudere in bellezza quel “periodo d’oro”. A completare quell’irripetibile momento, ricco di fermenti artistici e culturali, Nuoro riscopre la figura e l’opera del compositore Priamo Gallisay, artista geniale e poliedrico.Priamo Gallisay nacque a Nuoro il 18 ottobre del 1853, primogenito di don Gavino e donna Francesca Pilo. Vista la predisposizione per gli studi (soprattutto musicali), il giovanissimo Priamo venne iscritto nel 1866 al Collegio Vallelunga di Firenze, dove apprese i primi insegnamenti musicali dal M° Teodulo Mabellini (discepolo del famoso compositore Saverio Mercadante). Durante il periodo fiorentino, il ragazzo venne seguito negli studi dal deputato bittese Giorgio Asproni (intimo amico e confidente del padre Gavino), che fu per lui come un secondo padre. Sempre per interessamento dell’Asproni, nel 1869 venne iscritto al collegio Chateau de Lancy di Ginevra, considerato allora uno dei più qualificati e prestigiosi istituti d’Europa, dove si diplomò con pieni voti nel 1871. All’età di 26 anni, nel 1879, Priamo Gallisay si trasferì a Ozieri, dove sposò la nobildonna Battistina Tola Grixoni. Forti dissapori coniugali portarono purtroppo in seguito l’artista a condurre una vita avventurosa, fatta di continui spostamenti tra l’Italia e la Svizzera per svolgere l'attività di insegnante e compositore (insegnò musica anche allo Chateau de Lancy, l’istituto che lo aveva visto giovane allievo). Nel 1896, fu nominato accademico della Reale Accademia Santa Cecilia di Roma. Nel corso della sua intesa attività artistica, ebbe anche rapporti con gli esponenti della cultura e dell’arte Nuorese, soprattutto con Grazia Deledda, Antonio Ballero e Pasquale Dessanai. Fu la giovanissima Grazia Deledda infatti che nel 1895 propose dei suoi versi al musicista suo concittadino (che allora risiedeva a Ozieri) da mettere in musica. In seguito la composizione, dal titolo Mattinata di marzo, su interessamento della stessa scrittrice venne pubblicata dall’editore Angelo Degubernatis. Così scriveva la Deledda successivamente al suo amico concittadino sollecitando il componimento musicale:” Pregiatissimo don Priamo, se l’ha copiata mandi oggi stesso o domani la musica in un piego raccomandato a quest’indirizzo: Conte Angelo Degubernatis, via San Martino al Macao 11 Roma. Sarebbe bene che scrivesse anche un bigliettino da visita a Degubernatis, dicendo che manda la musica raccomandata da me, e che io Le ho promesso di fargliela pubblicare nella Vita Italiana. Se però non vuole pigliarsi questo disturbo, unisca nel piego il suo biglietto da visita, e del resto mi occuperò io. Salutandola Grazia Deledda “. La composizione musicale ottenne in seguito un lusinghiero successo, come fece sapere la scrittrice in una successiva lettera al musicista; dove lo invitava anche a comporre dell’altra musica per l’editore Vallardi. Cosi scriveva la scrittrice: ”Pregiatissimo don Priamo, non so dirLe precisamente in quali termini la Contessa Lara (direttrice della rivista –ndr ) si espresse, so però che la Sua musica le è molto piaciuta e che doveva presentarla alle lettrici della Vita Italiana. L’indirizzo della Natura e Arte è: Corso Magenta 48 Milano, Cav. Cecilio Vallardi editore. Spedisca quanto meglio Le piace; però sarei a consigliarLa di mandare qualche romanza di Heine, così potranno scegliere e c’è più probabilità che ne pubblichino qualcuna. Domani o dopodomani scriverò al Vallardi e Le parlerò di Lei raccomandandoLa. La riverisco Grazia Deledda”. Altra collaborazione artistica, Priamo Gallisay la ebbe con Antonio Ballero (allora scrittore, non ancora affermato pittore),dal cui romanzo Don Zua ricavò la trama per il melodramma in 3 atti Rosella, messo in musica su libretto del poeta Pasquale Dessanai. Un’opera tutta nuorese. Il melodramma venne dato con grande successo di pubblico (la critica fu abbastanza severa) il 2 ottobre del 1897 al Teatro Sociale di Varese. Il seguito, anche il celebre tenore Francesco Tamagno (allora presente a Varese) inserì brani della Rosella nel proprio repertorio concertistico. La produzione di Priamo Gallisay (finora sono state catalogate 138 composizioni) spazia in diversi generi, dall’operistico alla musica per concerto,musica sacra, marce, brani per coro, ballabili e perfino canzoni napoletane con versi di Salvatore di Giacomo. Molte sue musiche recano dediche a personaggi illustri del tempo: S.S. papa Pio X, S. M. la regina d’Italia Elena di Savoia, il vescovo di Bosa mons. Eugenio Cano, il vescovo di Ozieri mons. Filippo Bacciu, il celebre tenore Francesco Tamagno e alla sua grande amica e concittadina Grazia Deledda, cui dedicò il brano Serenata al convento. Dopo una vita avventurosa, ma ricca di creatività artistica, ormai avanti negli anni, stanco e malato il musicista si ritirò a Ozieri, dove visse appartato gli ultimi suoi anni. Mori nella cittadina logudorese il 30 luglio del 1930. Dopo la morte il velo dell’oblio scese impietoso sul suo nome e sulla sua arte.Michele Pintore, michelepintore@virgilio.itLa ricercaAutore della ricerca è il giornalista nuorese Michele Pintore, ricercatore e appassionato cultore di storia locale. Di prossima pubblicazione, a cura dell'autore una monografia sul compositore: IL MUSICISTA RITROVATO – Priamo Gallisay Nuoro 1853 – Ozieri 1930.
ALTRE RASSEGNE

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