Santa Cristina di Paulilatino, 19 aprile 2009
Inizia il suo cammino oggi, con questa assemblea regionale pubblica, il movimento politico “Rifondazione Sarda per la Sinistra”, verso il movimento unitario di tutta la sinistra.
Gli aderenti al movimento intendono operare in coerenza e continuità con le posizioni politiche più volte espresse: di impegno per la costruzione della unità di tutta la sinistra e di pieno esercizio di una vera autonomia fatta di socialità e di effettiva partecipazione democratica e di popolo.
La Sardegna ha bisogno, in prospettiva, di un partito unitario di tutta la sinistra, di una nuova sinistra, di una grande sinistra: vera, aperta, unitaria e plurale, capace di affrontare i problemi drammatici di una società sarda sempre più sofferente, complessa, precarizzata e ingiustamente trattata dai poteri forti e dominanti.
La paura rischia di diventare il connotato fondamentale della contemporaneità; la crescente violenza è l'espressione più evidente di una condizione di progressivo imbarbarimento culturale e delle relazioni sociali, di una vera e propria crisi di civiltà. Alla crisi attuale la destra risponde proponendo un modello sostanzialmente autoritario e pietistico. La risposta da sinistra non può essere perciò la chiusura autoreferenziale ma l'innovazione, il coraggio, la capacità risolutiva.
“Rifondazione Sarda per la Sinistra” intende tutelare la sua specifica identità e rifiuta di essere di fatto trascinata nella spirale antistorica della sola unità ritenuta possibile attorno alle tradizionali organizzazioni comuniste.
La nostra scelta è di libertà e di unità; di vera e superiore unità, di ricerca seria e rispettosa di tutte le forme di convergenza sostanziale di sinistra in Europa, in Italia e innanzitutto in Sardegna.
La nostra scelta è di unità e libertà; di vera e superiore unità, di ricerca seria e rispettosa di tutte le forme di convergenza sostanziale di sinistra in Europa, Italia e innanzitutto in Sardegna.
Un contributo importante a questo processo può essere dato sicuramente dall'Associazione politico-culturale denominata “Sinistra Federale Sarda”, derivata dal recente appello di innumerevoli personalità e intellettuali operanti in Sardegna, rispetto alla quale abbiamo già espresso sostanziale condivisione dei valori fondativi e dell’intendimento unitario che lo anima.
Parimenti, il Comitato promotore indica la necessità che ogni forma di possibile intesa politica con altri soggetti nazionali ed europei della sinistra debba comportare il metodo “pattizio”, cioè del federalismo paritario e cooperativo, rispettoso delle identità e della dignità di ognuno; con diritti e obblighi reciproci e garantiti.
Lo sviluppo della presente iniziativa, valida come contributo alla costruzione della più ampia convergenza di tutte le componenti unitarie della sinistra, dovrà incontrare sin dai prossimi giorni la più ampia possibilità di espressione in tutti i territori della Sardegna attraverso la costituzione dei COMITATI TERRITORIALI UNITARI.
All’assemblea odierna hanno partecipato numerosi comitati e movimenti della sinistra, fra cui “Sinistra per la Sardegna” e “Rossomori”, con i quali è maturato l’impegno di intensificare le iniziative unitarie in Sardegna.
