«La lettura è la base della cultura, il libro, infatti, è fonte di formazione ed educazione per i nostri ragazzi». Con queste parole l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Lucia Baire, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della 9^ Mostra del libro in Sardegna, uno degli eventi socio-culturali dell’anno, che, come sempre, avrà sede a Macomer, dal 21 al 26 aprile prossimi. «Sottolineo mostra del libro in Sardegna e di Sardegna – ha aggiunto Lucia Baire –, per risaltare il prodotto di una sinergia di lavoro, che ha visto coinvolti tutti gli attori isolani possibili: le istituzioni regionali, quelle provinciali e comunali, gli editori, i librai, gli scrittori, i lettori, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli alunni. Tutti insieme, coinvolti in maniera paritaria».
Macomer sarà, per una settimana, la capitale culturale della Sardegna. Il suo sindaco, Riccardo Uda, presente alla conferenza, si è detto onorato di ospitare quello che la stessa assessore Baire ha definito ‘l’evento culturale più importante del suo assessorato’. Il sindaco ha posto l’accento sull’importanza degli investimenti nella cultura come opportunità di crescita: «Una società acculturata è una società che crea sviluppo». La mostra rappresenta un grande ritorno di immagine per il centro del Marghine: «Dimostriamo così che, al di là della crisi economica che ci affligge, siamo vivi anche grazie a manifestazioni culturali, e la mostra ne è il massimo esempio. Siamo orgogliosi che prosegua la collaborazione con la Regione».
La scuola come fulcro della cultura è il concetto più forte condiviso da tutti i relatori della conferenza. Anche l’assessore della Cultura del comune di Macomer, Giovanni Biccai, lo ha ribadito, ricordando che: «la nona edizione della mostra arriva 6 mesi soltanto dopo l’ottava, con la scuola al centro della manifestazione, in quanto si tratta del completamento di un percorso iniziato a novembre. Nostra intenzione è che protagonisti dell’evento siano i giovani, i lettori del futuro, essi stessi produttori e fruitori del libro». Gli alunni e gli insegnanti di 34 scuole di tutte le province sarde presenteranno, nel corso dei sei giorni di esposizione, le loro produzioni letterarie, teatrali, multimediali, tutte di alta qualità. Le opere migliori saranno premiate.
La mostra sarà una vetrina particolarmente importante, ovviamente, per editori e librai sardi. In proposito è stata determinante la «ritrovata armonia», come l’ha definita il presidente degli editori sardi (Aes), Ivan Botticini, tra le parti in causa. «È bastata una parola dell’assessore Baire per ricucire lo strappo. La nostra pausa di riflessione, che ci ha portato, per un malinteso, a rinunciare alla mostra precedente, è ormai alle spalle». In proposito l’assessore Baire ha precisato che la nuova giunta per quanto riguarda l’evento «è salita su un treno in corsa, e nonostante ciò ha fatto in modo che nessuno scendesse, anzi facendo sì che altri ci salissero». L’AES si presenterà a Macomer con 35 case editrici con l’intento di promuovere un’interazione continua tra autori e pubblico. A nome dell’associazione dei librai indipendenti sardi (Alsi), ha parlato il vicepresidente, Aldo Addis, mettendo l’accento sulla «caparbietà dell’amministrazione comunale di Macomer e dell’Alsi per continuare a dare lustro alla mostra», e sulla «necessità di coinvolgere tutti gli addetti ai lavori, con la scuola al centro. Non esiste libro senza scuola».
In definitiva la 9^ edizione della Mostra del libro è frutto dell’impegno e della sensibilità di tutte le componenti che vi prenderanno parte, con al centro di tutto le opere e la scuola. Il libro e la lettura spesso sacrificati, tornano ad avere un ruolo di primo piano. Dalla conferenza, inoltre, un’altra certezza: aprile diventerà data fissa per la mostra, così come nelle prime edizioni.