"Abbanoa spa ha costituito e costituisce un problema serio nel processo di riforma per una gestione pubblica e partecipata delle risorse idriche del sistema unico integrato, dell'acqua potabile e della depurazione. La legislazione regionale nella quale è ribadita inequivocabilmente la proprietà pubblica dell'acqua multiuso (agricolo, industriale, civile) e la gestione democratica del bene comune "acqua" da parte dell'autorità di bacino, Regione e rappresentanze istituzionali locali, è un realtà positiva.
La attività di gestione degli impianti di accumulo e delle reti affidata ad ENAS (Ente acque della Sardegna - ente pubblico) corrisponde adeguatamente alle esigenze di buon funzionamento.
Non si può dire questo per l'attività dell'idro-potabile attribuita ad Abbanoa che invece sembra fare "acqua da tutte le parti" .
Se è responsabilità del CdA, gli azionisti pubblici provvedano a chiederne le dimissioni, se è responsabilità dei dirigenti il CdA provveda di conseguenza. Per quanto ci riguarda pensiamo di predisporre un intervento legislativo che rilanci la gestione pubblica integrale, attribuendo ad un Ente pubblico, anche l'idropotabile.
Nel frattempo chiediamo all'Assessore del Lavori Pubblici un intervento presso il Presidente di Abbanoa perché si definiscano positivamente per i lavoratori interessati tutte le vertenze aperte, da quelle relative all'applicazione dei contratti di lavoro, ivi compresi i trattamenti giuridici ed economici del personale ex ESAF, a quelle per la stabilizzazione dei lavoratori degli impianti di potabilizzazione e depurazione. Tutto questo deve avvenire con l'accordo dei Sindacati.
Ai Sindacati va chiesto inoltre come valutano le procedure di selezione del personale per gli impianti di depurazione e di potabilizzazione, avviate attraverso una società privata incaricata allo scopo da Abbanoa. In attesa di un accordo con le organizzazioni sindacali quelle procedure debbono essere sospese senza che sia messo a rischio un solo posto di lavoro. Sarebbe gravissimo se i lavoratori, che attendono da anni la stabilità, si ritrovassero superati ed esclusi da acrobatiche assunzioni clientelari."