La kermesse AnimaNera Mediterranea procede con passo deciso, inaugurando una serie di eventi musicali animati da ospiti istrionici e dal temperamento irrefrenabile in un climax ascendente con spettacoli che si susseguiranno a ritmo serrato.
Domani, 28 novembre alle 21, il Teatro Eliseo di Nuoro ospiterà Stochelo Rosenberg e Battista Giordano, lo straordinario e affine duo che ha estasiato il pubblico alle Grotte del Bue Marino durante il Cala Gonone Jazz Festival 2013. Un successo scaturito dall’incontro di due sensibilità artistiche differenti, da un’armonia concorde che cavalca le onde mediterranee così familiari e rassicuranti. I sorrisi complici e le occhiate d’intesa tra i musicisti, hanno reso possibile un prosieguo di questo vincolo artistico che ha ancora molto da offrire.
Per ironia del destino e nonostante provenga da una famiglia di musicisti, Stochelo Rosenberg si avvicina più tardi, rispetto alla media, allo strumento che poi diverrà parte della sua esistenza e della sua essenza: la chitarra.
La sua peculiare espressione artistica è ormai riconosciuta come una delle più brillanti mai adottate, nonostante lui sminuisca il suo talento riconducendolo alla sua passione per Django Reinhardt a cui, secondo lui, tutti i musicisti gypsy jazz dovrebbero ispirarsi. Il suo marchio di fabbrica, il fastest running solo, rende tutto ciò che produce una combinazione di virtuosità incredibili, una tecnica invidiabile e un risultato semplicemente straordinario.
Rosenberg è stato premiato con il “Golden Guitar” dal Guitarist Magazine nel 1992 e ha collaborato con molti musicisti e numerosi gruppi e orchestre, collocando il suo nome tra gli astri del jazz e divenendo sinonimo del suo genere, il Gypsy Jazz.
Battista Giordano nasce invece a Nuoro e studia chitarra classica sotto la guida di Roberto Masala ad Adria presso il Conservatorio A. Buzzolla, dove si diploma in chitarra e in seguito in didattica della musica.
Nel 1987 vince il Primo Premio al Festival Jazz Internazionale Sant’Anna Arresi con il disco da lui composto Présage,. Decolla così la sua carriera musicale esibendosi in fortunate collaborazioni. Polistrumentista e compositore, scrive per numerose opere teatrali e recital tra cui figurano alcuni magnifici ascolti spesso accompagnati dalla voce del soprano Paola Puggioni. Giordano non si muove solo in ambito musicale e le sue ispirazioni arrivano dalla sua terra, dalla letteratura, dalla storia e la combinazione di questi elementi dà vita nel 2005 al melologo “Adelasia” per tenore, contralto, soprano, violino e voci recitanti e nel 2007 scrive a quattro mani con Omar Sosa “Isolanos”. Nel 2012 in occasione del premio alla carriera conferito ad Ettore Scola, scrive per il quartetto d’archi “Karel Quartet” gli arrangiamenti delle musiche tratte dai film più significativi del regista.