CeDAC
XXXIII Circuito Teatrale Regionale Sardo
M'ILLUMINO di PROSA
Stagione 2012-13
Nuova Scena - Arena del Sole/ Teatro Stabile di Bologna
La fondazione
di Raffaello Baldini
4 marzo 2013 ore 21 - Olbia/ CineTeatro Olbia
5 marzo 2013 ore 21 - Macomer/ Teatro Costantino
6 marzo 2013 ore 21 - Meana Sardo/ Teatro San Bartolomeo
7 marzo 2013 ore 21 - Arzachena/ Auditorium comunale
8-9 marzo 2013 ore 21 – San Gavino Monreale/ Salone Santa Lucia
Nell'Isola (da lunedì 4 marzo) per M'Illumino di Prosa – la Stagione 2012/13 del CeDAC – nell'ambito del XXXIII Circuito Teatrale Regionale Sardo - “La fondazione” del poeta romagnolo Raffaello Baldini è una pièce surreale e venata d'ironia, che trova l'interprete perfetto in Ivano Marescotti nel ruolo di un tipo stravagante la cui vita viene via via invasa dalle cose, oggetti e ricordi del passato di cui non sa e non vuole liberarsi.
Lo spettacolo della compagnia Nuova Scena - Arena del Sole/ Teatro Stabile di Bologna, con la regia di Valerio Binasco, sarà lunedì 4 marzo alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, martedì 5 marzo alle 21 al Teatro Costantino di Macomer, mercoledì 6 marzo sempre alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e giovedì 7 marzo alle 21 all'Auditorium comunale di Arzachena; infine venerdì 8 e sabato 9 marzo alle 21 a San Gavino Monreale, nel Salone Santa Lucia.
COMUNICATO del 02.03.2013
Ritratto di un personaggio stravagante, ne “La fondazione” di Raffaello Baldini, che sbarca nell'Isola sotto le insegne del CeDAC: il dramma di un uomo prigioniero della “roba”, incapace di privarsi delle tracce sia pure insignificanti del suo passato, diventa surreale e (tragi)comico monologo nell'interpretazione di Ivano Marescotti (uno dei volti noti e emblematici del cinema italiano, che in teatro ha lavorato con artisti come Leo De Berardinis e Thierry Salmon, Alfonso Santagata, Carlo Cecchi e Mario Martone, Giampiero Solari e Sergio Fantoni), per la regia di Valerio Binasco. La pièce originale, prodotta da Nuova Scena - Arena del Sole/ Teatro Stabile di Bologna, è costruita su un testo del poeta di Santarcarcangelo di Romagna (affidato dall'autore all'attore, già più volte cimentatosi con quella scritura lirica, densa e immaginifica) che con la forza icastica ed evocativa del dialetto romagnolo, in un'efficace mescolanza linguistica con l'italiano, restituisce l'immagine tenera e feroce di un individuo così attaccato alle cose da rinunciare a vivere nel presente.
Lo spettacolo - nel cartellone di M'Illumino di Prosa/ la Stagione 2012/13 del CeDAC, nell'ambito del XXXIII Circuito Teatrale Regionale Sardo - debutterà lunedì 4 marzo alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, per proseguire la tournée in Sardegna martedì 5 marzo alle 21 al Teatro Costantino di Macomer, mercoledì 6 marzo sempre alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e giovedì 7 marzo alle 21 all'Auditorium comunale di Arzachena; infine venerdì 8 e sabato 9 marzo alle 21 a San Gavino Monreale, per un duplice appuntamento nel Salone Santa Lucia.
Poesia e teatro s'intrecciano in una narrazione dove le parole si fanno musica, nelle sonorità e accenti della parlata romagnola; e pensieri e ricordi si susseguono in una sorta di privato flusso di coscienza da cui affiora l'idea di istituire una “fondazione” per custodire il patrimonio materiale, specchio ormai vuoto dei frammenti di tutta una vita, quasi un'iperbole rovesciata del consumismo, dell'attaccamento agli oggetti, più importante o forse solo più rassicurante e “solido” delle relazioni con le persone.
Una cifra grottesca e a tratti comica caratterizza la mise en scène di una storia così estrema e paradossale, da diventare in fondo quotidiana; sfidando la regola del verosimile, la descrizione di un meccanismo della mente, di un'inclinazione perseguita con pervicacia finché gli oggetti, testimoni di ciò che è stato, diventano più importanti dell'esistenza stessa, degli affetti e del respiro della vita, mostra fragilità e debolezze, un'involuzione dello spirito, in un ritratto davvero umano, troppo umano.
per l'Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
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