Lunedì 11 giugno e martedì 12 giugno si svolgerà presso il Centro socio-culturale del Comune di Austis (Nuoro) un convegno dal titolo Antropologia della vendetta. Il convegno è organizzato dalla Pro Loco e il Comune di Austis e di ELSA Cagliari (European Law Students Association), sotto la direzione scientifica di Giuseppe Lorini (professore di Filosofia del diritto all’Università di Cagliari) e di Michelina Masia (professore di Sociologia del diritto all’Università di Cagliari), e sotto il patrocinio del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari.
Al convegno parteciperanno numerosi studiosi provenienti da varie università italiane (Università di Cagliari, Università Statale di Milano, Università di Milano “Bicocca”, Università di Pavia, Università di Torino, Università di Trento, Università di Urbino) e straniere (John Moores University di Liverpool [Regno Unito], Universidad Veracruzana di Xalapa [Messico], Università di Danzica [Polonia]) e dalla prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei (il professor Amedeo Giovanni Conte).
Perché un convegno sulla vendetta? E perché in un piccolo paese della Barbagia: Austis? Le risposte a queste due domande diventano ovvie se si pensa alla figura ispiratrice del convegno: Antonio Pigliaru, filosofo del diritto sardo che nel 1959 pubblica la sua famosa ricerca dal titolo La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico. Si tratta di un contributo ad almeno due differenti discipline: la filosofia del diritto e l’antropologia del diritto. Da qui il titolo del convegno: antropologia della vendetta! Come è noto, Pigliaru individua nella vendetta l’istituto giuridico fondamentale del diritto pastorale barbaricino e codifica, nei 23 articoli del suo famoso Codice della vendetta barbaricina, le norme non scritte che costituiscono il diritto popolare della comunità pastorale barbaricina e che regolano la vita di questa comunità pastorale.
Il convegno si propone di discutere i contributi filosofici dell’opera di Pigliaru alla filosofia della vendetta e di estendere l’analisi antropologica e storica della vendetta al di là dei confini della Barbagia (verrà esaminata, ad esempio, la vendetta nel mondo romano classico, nel mondo scandinavo medioevale, nel diritto indiano arcaico). A questo proposito, sorgono alcune domande: V’è un universale della vendetta? In altri termini: con la vendetta ci troviamo di fronte ad un universale antropologico? O forse vi sono solo differenti ed irrelati istituti esistenti in eterogenee culture chiamati con il nome di ‘vendetta’?
Una direzione particolarmente innovativa della ricerca sulla vendetta consiste nell’indagine “etologica” della vendetta: l’etologo e primatologo Filippo Aureli ci dirà se esistono nel mondo animale, in particolare nel mondo dei primati, fenomeni normativi simili alla vendetta umana. Durante il convegno verrà, inoltre, presentata una ricerca condotta da un gruppo di studiosi locali sull’attuale percezione dell’offesa e dell’obbligo della vendetta nelle comunità di Austis e di Sedilo.
