La battaglia che abbiamo combattuto contro la privatizzazione delle scuole materne ha, ieri,trovato sponda in diversi consiglieri della maggioranza che hanno capito il pericolo chepotrebbero correre i nostri bambini ove detto servizio non dovesse essere più gestito dalpersonale dipendente dal Comune di Nuoro.Tutte le argomentazioni sono state rivolte a sottolineare che, secondo i dati ufficiali, la qualitàdel servizio fino ad oggi reso dalla Amm.ne è di ottimo livello e ciò pare che sia statoevidenziato anche dagli organi di stampa non solo a livello locale. Siamo stati accusati diincoerenza e di scarsa trasparenza, dal momento che abbiamo presentato degliemendamenti alla Delibera ( peraltro condivisi e accolti ) per poi bocciare l'esternalizzazionedella mensa.Il nostro servizio alla città viene prima di qualsiasi altra considerazione: sicuri come eravamoche la delibera passasse, abbiamo voluto migliorarne alcuni elementi, proprio perchè lapopolazione nuorese ne tragga, nonostante tutto,quanti più benefici possibili.E se i consiglieri della maggioranza votano a favore di un emendamento da noi presentato,non esiste , a questo punto, dovere di " riconoscenza imperitura ": votano a favore di unmiglioramento della vita dei cittadini , votano a favore del loro benessere .La ratio della privatizzazione sarebbe dovuta alla eccessività dei costi sostenuti dalla Amm.neattualmente è tenuta a sborsare oltre 600.000 euro annui con un costo a pasto di oltre 6euro. Secondo i calcoli dell'Ufficio se il servizio fosse esternalizzato, il costo a pasto verrebberidotto a 4,6 euro, con un risparmio di oltre 150.000 euro all'anno.Abbiamo provato a capire quali fattori potrebbero giustificare detto risparmio visto econsiderato che gli unici costi che l'Amm.ne ritiene di imputare a tale macroscopica differenzaconcernerebbero esclusivamente le spese per la formazione professionale del personalenecessario, tenuto conto che 14 degli addetti sono assunti, anno per anno, con contratto atempo determinato dalle graduatorie dell'Ufficio del Lavoro, molti dei quali non avrebbero lenecessarie conoscenze per effettuare il servizio. Poiché appare assolutamente improbabileche dei corsi professionali possano avere dei costi così elevati, diversi consiglieri hannosollecitato l'assessore competente invitandolo a fornire ulteriori ragguagli.In realtà dalla discussione sembrerebbe sia emerso che i costi debbano essere attribuiti adisfunzioni e disservizi non controllati ai quali il Comune non sembra capace di mettererimedio.Per tali ragioni diversi consiglieri, quelli di Idea Comune compresi, hanno sollecitato unamoratoria prima di decidere la esternalizzazione del servizio, invitando l'Amm.ne a rimuoverequelle persone e/o situazioni che attualmente rappresentano la causa di detti disservizicontribuendo alla lievitazione dei costi.Non solo non sono state date le necessarie risposte, ma si è voluto comunque forzare lamano mettendo in votazione la delibera nonostante la profonda spaccatura venutasi a crearetra i membri della maggioranza.Prima delle votazioni finali alcuni di questi ultimi hanno cercato di convincerci a votare afavore della delibera affermando che in realtà il servizio attualmente reso dai dipendenti delComune è tutt'altro che eccellente e che numerose sarebbero le lamentele dei genitori cheavrebbero sollecitato la privatizzazione dello stesso.Abbiamo invitato gli autori di dette dichiarazioni a renderle pubbliche in Consiglio e ci è statorisposto che non era possibile per non creare malumori all'interno dell'Ufficio.In questa situazione dove l'Ufficialità non sembrerebbe corrispondere a quanto certiconsiglieri hanno riportato nei colloqui informali, la nostra decisione non poteva che essererivolta a votare contro la delibera, tanto più ove si consideri che distinto consigliere dellamaggioranza durante la discussione ha esplicitamente riferito di aver sondato gli umori deigenitori dei bambini frequentanti una scuola materna di Nuoro ove risulta iscritta la figlia dellostesso consigliere, i quali avrebbero invece descritto in termini di eccellenza il servizio afavore dei figli, dichiarandosi perfino disposti a sostenere eventuali maggiori costi purchél'Amm.ne continuasse a gestirlo in proprio, così di fatto smentendo alla radice quelle voci dicorridoio che altri hanno cercato di mettere in giro soltanto per cercare di tirare l'acqua almulino dei fautori della privatizzazione.L'epilogo della vicenda è ormai noto a tutti. Grazie alla campagna acquisti il ConsigliereSeddone ha votato a favore della esternalizzazione del servizio finendo così con ilrappresentare quell'ago che ha fatto pendere la bilancia dalla parte che noi riteniamosbagliata, non fosse altro perché si rischia di non aver assicurata la qualità del serviziooriginariamente esistente oltre alla possibile perdita dei posti di lavoro fìno ad oggi assicuratidalla Amm.ne, in una economia già di per sé depressa che non abbisogna della mannaiaanche dell'ente locale.Anche l'astensione del consigliere Montesu non appare spiegabile sia considerato che gli altricomponenti del PDL hanno fermamente votato contro l'approvazione della delibera, siatenuto conto del fatto che una eventuale bocciatura del deliberato avrebbe creato non pochiproblemi alla stessa maggioranza, per ragioni che chiunque si occupi di politica è in grado diintendere, lasciando così di stucco tutti gli altri componenti della opposizione.Una pura questione di numeri, dunque, è riuscita a far sì che l'Amm.ne possa abdicare aduna funzione di fondamentale importanza per la vita ed il futuro dei nostri figli. Di tutto ciò nonpossiamo che prendere atto ancora una volta mantenendo le distanze da ragionamenti ecalcoli ben lontani dal nostro modo di pensareI Consiglieri di Idea Comune