Tempi bui imperversano,tempi in cui uomini di governo appuntano sul petto medaglie di arroganza e cialtroneria,tempi in cui si assiste a cose intollerabili con rassegnazione ,tempi in cui chi esprime a voce alta il minimo dissenso è tacciato come nemico della Stato.Lo Stato visto dai più come un condominio lussuoso abitato da pochi che imperversano tenendo a bada i vicini con guardiani feroci ,pronti ad attacchi senza regole,pronti a ferire e lodarsi per averlo fatto nell’interesse dell’Eletto dal popolo sovrano.Tempi bui in cui i disvalori diventano punti di consenso,tempi in cui leggi terribili regolano diritti civili in nome del rispetto della vita,tempi in cui i diversi non hanno diritto di cittadinanza e le donne sono tornate indietro di secoli.Tempi in cui l’urgenza del lavoro che manca impone diktat sino a pochi anni fa impensabili,dove diritti conquistati e regolati da una legislazione moderna sono derogati in nome di una produttività sempre più funzionale ai guadagni di pochi che allo sviluppo di tutti.Tempi in cui i bambini studieranno in scuole pubbliche sempre più fatiscenti,poco accoglienti,scuole in cui il diritto allo studio si ferma a riempire poche aule e impartire nozioni sempre meno attente alla preparazione di futuri cittadini liberi e coscienti.Tempi bui in cui le donne sono comparse,possibilmente dedite alla cura esasperata del proprio corpo che ormai è stato sdoganato come strumento di successo,donne a cui si richiede abnegazione totale al Capo nel caso in cui volessero entrare in politica nelle stanze dei bottoni,e qui molto spesso i bottoni riguardano capi d’abbigliamento!Scandalizza in questi giorni la mancanza di donne nella giunta di Cappellacci,governatore della Sardegna che passerà ai posteri come l’uomo maggiormente colpito da influenza che la regione ricordi,influenza manifestatasi ad appuntamenti importanti,che lo ha tenuto lontano dai luoghi in cui la sua presenza sarebbe stata magari non utile ma necessaria,influenza che sta condizionando pesantemente la vita politica economica e sociale della nostra regione.Lo sdegno nei confronti delle ultime performances del Governatore controllato nei confronti delle donne riempiono le pagine dei giornali, ma temo che nell’immediato non sortiscano effetti,allora c’è una sola strada ed è quella della mobilitazione e della condivisione delle forme di protesta perché in questi tempi bui toccherà a noi donne prendere le fiaccole e tracciare la via.Giovanna Casagrande