L’attacco a "Repubblica", di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera "retoriche", perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.L'APPELLO DEI TRE GIURISTI
Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.
Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto
Caro Silvio Berlusconi.
Noi sottoscritti, cittadini italiani, pretendiamo che lei, Presidente del Consiglio dei Ministri, risponda alle domande che Repubblica le sta ponendo da mesi. Riteniamo che per il ruolo che lei ricopra abbia il dovere di fornirci chiarimenti e non di denunciare chi da lei vuole avere delle semplici risposte. Noi cittadini, infine, a seguito della sua denuncia, lanciamo questo appello. Che tutte le radio, che tutti i siti, che tutti i blog, che tutti i giornali anche quelli più distanti e che odiano lo stile giornalistico di Repubblica decidano assieme di ripubblicare le 10 domande perché quello che accade oggi a Repubblica potrà capitare a chiunque. E allora, caro Presidente del Consiglio, adesso denunciaci tutti!!
Dear Mr. Berlusconi,
being our First Minister, Italian's citizen expect that you answer to the questions that the Daily “Repubblica” is asking you since several months.
We think that for the role you fill you must give us explanations and you have not to inform against who wants to have only answers.
Following your complaint Italian's citizen appeal all radios, web sites, blogs, newspapers, even far from us, and even those who doesn't like Repubblica's journalistic style to decide on publish this ten questions, because what is happening today to Repubblica could happen to whoever. At now, dear Mr. Berlusconi, inform all of us!!
(FIRMA L'APPELLO, ANCHE IN INGLESE PER I CITTADINI EUROPEI) / E' la prima volta, in Europa, che si censurano delle domande – di Giuseppe Giulietti / LIBERTA' DI STAMPA, L'APPELLO DI TRE GIURISTI SU REPUBBLICA
1. Quando e come Berlusconi ha conosciuto il padre di Noemi Letizia, Elio?
2. Nel corso di questa amicizia, che il premier dice «lunga», quante volte si sono incontrati e dove e in quale occasioni?
3. Ogni amicizia ha una sua ragione, che matura soprattutto nel tempo e in questo caso – come ammette anche Berlusconi – il tempo non è mancato. Come il capo del governo descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Elio Letizia?
4. Naturalmente il presidente del Consiglio discute le candidature del suo partito con chi vuole e quando vuole. Ma è stato lo stesso Berlusconi a dire che non si è occupato direttamente della selezione dei candidati, perché farlo allora con Letizia, peraltro non iscritto né militante né dirigente del suo partito né cittadino particolarmente influente nella società meridionale?
5. Quando Berlusconi ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
6. Quante volte Berlusconi ha avuto modo di incontrare Noemi e dove?
7. Berlusconi si occupa dell’istruzione, della vita e del futuro di Noemi. Sostiene finanziariamente la sua famiglia?
8. E’ vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l’accesso alla scena politica e questo «uso strumentale del corpo femminile», per il premier, non «impoverisce la qualità democratica di un paese» come gli rimproverano personalità e istituzioni culturali vicine al suo partito?
9. Veronica Lario ha detto che il marito «frequenta minorenni». Al di là di Noemi, ci sono altre minorenni che il premier incontra o «alleva», per usare senza ironia un’espressione della ragazza di Napoli?
10. Veronica Lario ha detto: «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E’ stato tutto inutile». Geriatri (come il professor Gianfranco Salvioli, dell’Università di Modena) ritengono che i comportamenti ossessivi nei confronti del sesso, censurati da Veronica Lario, potrebbero essere l’esito di «una degenerazione psicopatologica di tratti narcisistici della personalità». Quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?
Beppe Giulietti e Federico Orlando, ai microfoni dell’Agenzia Radiofonica Econews e di ItaliaRadioWeb lanciano l’appello: “Che tutte le radio, che tutti i siti, che tutti i blog, che tutti i giornali anche quelli più distanti e che odiano lo stile giornalistico di Repubblica decidano assieme di ripubblicare le 10 domande perché quello che accade oggi a Repubblica potrà capitare a chiunque”.
Per Giulietti ed Orlando il fatto che si denuncino delle domande fatte da un giornale da il senso della crisi dell’informazione nel nostro Paese e non ha precedenti nei Paesi democratici.
“ Nei giorni scorsi perfino l’Avvenire, Famiglia Cristiana e Radio Vaticana – continuano gli esponenti di Articolo 21 - sono terminati nel mirino di questo tipo di destra. Credo che sia arrivato il momento che tutto il mondo dell’informazione italiano reagisca insieme a questa aggressione “.
E al presidente del Consiglio, Giulietti ed Orlando chiedono: “Si spogli di tute le immunità, del lodo Alfano, rechi in tribunale, si confronti con Ezio Mauro, risponda alle domande e risponda anche alle domande dei giudici. Se vuole davvero verità e giustizia non si può nascondere dietro le immunità”.
(ASCOLTA L'INTERVISTA SUL TEMA A GIUSEPPE GIULIETTI)