"Dico la verità. Ma nellavita, spesso, per farti credere servono delle prove". Intervistata da Repubblica,PatriziaDaddario, la escort pugliese al centro dello scandalo delle feste con ilpresidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dava forza alle sue parolemostrando un piccolo registratore che aveva nella borsa. Nastriche oggi l'Espresso è in grado di pubblicare e che contengono laconferma delle parole della escort pugliese. Compresa la voce del premier che,al termine di una festa a palazzo Grazioli, dà appuntamento alla Daddario"nel lettone di Putin".
I nastri aprono un nuovocapitolo di una vicenda che da tempo tiene banco sui media italiani (Repubblicain primis che ha rivolto al premier dieci domande senza avere risposta) e che hascatenato l'interesse della stampa straniera. Quello delle feste a villaCertosa, la residenza sarda di Berlusconi e a palazzo Grazioli (la residenzaromana del premier. Feste a cui avrebbero partecipato giovani ragazze, chiamateper allietare le giornate e le serate di Berlusconi.
Una vicenda che ha comeprincipale protagonista proprio la Daddario. E' stata lei a fare il nome diBerlusconi e a raccontare la sua serata con il premier. E contro di lei si èscatenata l'ira di Berlusconi che l'ha accusata di essere stata "pagata"per mentire.
Adesso, però, ci sono queinastri chela Procura di Bari aveva sigillato. Ed è facile riconoscere la voce diBerlusconi che, al termine di una serata a palazzo Grazioli, si rivolge allaDaddario dandole appuntamento "nel lettone". "Quello di Putin?"risponde la ragazza. "Sì, quello di Putin" chiosa Berlusconi mentreannuncia di andare a farsi una doccia.
Del contenuto dei nastri Repubblicaaveva dato conto il 20giugno di quest'anno. Con un articolo che è l'esatta ricostruzione diquello che si ascolta sulle registrazioni. Allora la reazione del premier, dellamaggioranza che lo sostiene e di alcuni giornali a lui vicini, era statafuriosa. "Gossip, solo gossip" è stato il ritonello per mesi e mesi.Fino all'intervista del premier corredata da fotografie con il nipotino concessaal settimanale di famiglia, "Chi". Ma la Daddario non si erapersa d'animo e aveva rilanciato le sue accuse. Sulla vicenda, poi, si erascatenato l'interesse della stampa straniera. Non a caso proprioalla Cnn la escort pugliese aveva ribadito il senso delle sueaffermazioni.
Ma anche la Chiesa si eramossa. Quell'immagine di un premier dedito ad una condotta di vita così"spensierata" non è piaciuto al Vaticano. E più volte dalla SantaSede si sono levatevoci critiche che a Berlusconi hanno creato parecchio imbarazzo.
Poi è stata la volta del G8dell'Aquila. Con il premier convinto di aver rintuzzato gli attacchi con labuona gestione del vertice. Ma, oggi, i nastri della Daddario riapronobruscamente una vicenda che Berlusconi si trova a dover riaffrontare. E peraffrontare la quale, davanti a quelle voci incise su un nastro, limitarsi aparlare di menzogne e gossip non sembra bastare più.
da Repubblica
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