La buona coscienza dei sardi non può accettare che il capo del governo irrida pubblicamente e che agisca per tirare la risata dei suoi uditori sulla morte terribile e ingiusta inferta agli oppositori politici dalla dittatura militare argentina.
Questo modo miserevole di fare politica induce alla barbarie dei rapporti umani ed all’imperdonabile insulto dei più profondi sentimenti delle persone, e innanzitutto dei familiari delle vittime, delle comunità e del popolo di appartenenza.
Non si può discutere dell’assassinio degli innocenti con le barzellette. E non si tratta di gaffes, ma di insulti alla memoria.
La Sardegna ha pianto e ha onorato i suoi figli desaparecidos, torturati e uccisi dalla dittatura: giovani emigrati in Argentina, capaci e combattivi, autentici paladini dei valori universali di democrazia e di libertà.
La Sardegna ha difeso la memoria dei suoi eroi anche nei Tribunali della Repubblica italiana, contribuendo a far comminare la pena dell’ergastolo a carico dei feroci assassini e dei loro mandanti politici.
La Sardegna tiene vivi i sentimenti di memoria, di verità e di giustizia anche attraverso il “Centro dei diritti umani”, costituito ed operante in Tresnuraghes, luogo nativo di due desaparecidos sardi: Martino Mastinu, precipitato vivo in mare dall’aereo militare; e Mario Bonarino Marras, freddamente assassinato a colpi di mitra mentre teneva la figlioletta in braccio.
La Sardegna migliore non si è arresa e non si arrende alla barbarie e vuole che l’insulto del capo del governo sia pagato.
Nei prossimi giorni saranno assunte iniziative pubbliche di sensibilizzazione e di protesta, a partire da Tresnuraghes, il cui Centro culturale annovera come Presidente onorario Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la pace, pur esso sequestrato, torturato e destinato ai “voli della morte” nel Mar de La Plata.
* Luigi Cogodi: è Presidente e socio fondatore del “Centro culturale sui diritti umani di Tresnuraghes” (Sardegna, Provincia di Oristano) intestato a due giovani desaparecidos sardi in Argentina: Martino Mastinu e Mario Marras. Nella sua qualità di avvocato, ha sostenuto la Parte Civile in Corte d’Assise a Roma dove sono stati processati e condannati i responsabili dei crimini al tempo della dittatura militare argentina.