"I migranti sono nuovi sardi che possono e vogliono essere utili per il miglioramento di tutta la società sarda, per la sua rinascita, la sua autonomia, la sua nuova identità aperta e collaborativa". Lo ha detto la mediatrice culturale di origini brasiliane Clara De Sousa, candidata nel listino regionale del candidato presidente Renato Soru, durante l'incontro di stamani a Cagliari promosso dall'associazione Sinistra Federale Sarda, soggetto politico culturale costituitosi lo scorso novembre attraverso un appello di personalità della cultura e della società sarda. L'integrazione, il diritto alla cittadinanza e il confronto con altre culture, al fine di costruire una nuova idea di Sinistra autonoma e unitaria in Sardegna, sono stati i temi trattati nella mattinata coordinata dallo scrittore Giulio Angioni. Nel suo contributo, il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana ha invitato il prossimo Consiglio regionale a portare avanti politiche di integrazione sociale e insieme ambientali. L'esponente delle associazioni di volontariato Alfio Desogus si è soffermato sulla questione della cittadinanza: "La moltitudine di nazionalità oggi presenti in Sardegna deve essere ricomposta in un mosaico dove integrazione non significa ospitalità nel senso del codice barbaricino, bensì responsabilità di saper costruire insieme, attraverso le politiche di sostegno, di diritto allo studio ed alla fruizione della cultura che riempiono di valore la parola "cittadinanza" e che dotano il cittadino di libertà di pensiero".Di fronte ad una platea in cui sono intervenuti immigrati in rappresentanta delle comunità cinese, rumena, tunisina, cubana, nigeriana, senegalese, pakistana e keniota, Clara De Sousa ha infine denunciato quelle forze politiche che, in cerca di consenso, cavalcano la paura: "Sono 25mila gli immigrati nell'Isola che contribuiscono all'economia, alla cultura sarda ed alla sardità, concetto che non deriva dalla provenienza da un'altra terra, ma dalla scelta consapevole di vivere qui. Come donna e immigrata mi sento perciò doppiamente onorata di essere parte del progetto di rinnovamento proposto dalla coalizione democratica, che intende dare voce e opportunità ai protagonisti di questa realtà sociale e alla nuova identità sarda che avanza".