Condividiamo le linee essenziali di un progetto politico di sostanziale trasformazione della società sarda che trae ispirazione ideale dal pensiero di Antonio Gramsci e di Emilio Lussu in tema di sentimento nazionale, di democrazia effettiva e di autogoverno di popolo, da affermare nel contesto unitario italiano, europeo e mediterraneo.Condividiamo la necessità della costruzione di un soggetto politico della sinistra sarda, utile per la trasformazione della società e per una radicale riforma della politica e delle sue forme di rappresentanza.Intendiamo essere pienamente partecipi, unitariamente a quanti, iscritti e non iscritti ai partiti di sinistra, operano per promuovere, sostenere, e sviluppare in Sardegna un nuovo modello economico e sociale e l'idea di una sinistra sarda del XXI secolo, innovativa, autonomista, federale, che si fondi sui migliori valori di socialità e cultura del territorio.Costituiscono, perciò, VALORI FONDATIVI:• la democrazia partecipativa, basata sull'impegno inderogabile della pratica, ad ogni livello di rappresentanza, della espressione diretta dei rappresentati (una testa, un voto);• la cultura della rinascita, pensata e vissuta come diritto di tutti alla giusta fruizione dei beni comuni, naturali, culturali, produttivi e finanziari (nuovo modello sociale, a carattere inclusivo e perciò stesso di valore comunitario, di popolo);• il diritto al lavoro e i diritti del lavoro, per tutti e tutte (dignità e civiltà del lavoro);• il pieno riconoscimento dei diritti civili, oltreché sociali, di tutte le persone; e perciò anche pieno riconoscimento dei diritti dei migranti e del valore culturale dell'accoglienza;• la salvaguardia integrale dei beni naturali, culturali ed ambientali per un autentico progetto di rinaturalizzazione dell'Isola;• l'istruzione, la cultura, la conoscenza, la formazione e l'informazione da garantire a tutti;• la conquista di una economia di pace, che escluda ogni forma di servitù militare (nei territori e nei bilanci);• la cooperazione decentrata di livello locale e l'impresa sociale che costruisce comune benessere ed amicizia fra i popoli e non competizione violenta fra nazioni e stati;• l'autogoverno di popolo come diretta espressione delle comunità e come corretto esercizio delle libere istituzioni rappresentative perché si realizzino gli obiettivi inderogabili di una democrazia pienamente vissuta, di una cittadinanza attiva ed universale, di una sicurezza sociale fondata sui valori di convivenza e libera espressività delle persone;• Il principio del Federalismo, interno ed esterno, come pratica democratica di partecipazione effettiva nello svolgimento della vita sociale, politica ed istituzionale, a partire, nell'attuale contesto internazionale, dalla dimensione italiana ed europea.Dichiariamo perciò il nostro impegno ad operare unitariamente, in forma associata, con quanti intendono realizzare in Sardegna, con lealtà e coerenza, gli obiettivi richiamati.Invitiamo quanti condividono il presente appello a dichiarare la propria adesione alla associazione. Primi sottoscrittori dell'appello:Giulio Angioni (scrittore), Rosa Atzori (impiegata), Aldo Banni (astrofisico), Gianfranco Bottazzi (docente universitario), Mauro Cadoni (funzionario pubblico), Giandario Capelli (avvocato), Patrizia Carriglio (operaia RSU impresa servizi), Gianni Cossu (attore), Giuseppe D'Antonio (sociologo dell'impresa sociale), Clara De Souza (mediatrice culturale), Mari Dentoni (storica), Enrico Dessì (magistrato in pensione), Marinora Dibiase (sindacalista CGIL), Ivo Serafino Fenu (critico d'arte), Andrea Fiori (operatore sociale), Genni Flore (assistente sociale), Carlo Gosamo (operaio RSU Legler Macomer), Giorgio Lai (operatore prociv ARCI), Alessandro Macis (operatore culturale), Ignazio Mura (tecnico Eurallumina), Serafino Mura (dirigente regionale CIA), Alessandro Murgia (consulente del lavoro), Gianfranco Nurra (giornalista), Ottavio Olita (giornalista), Davide Onnis (regista), Francesca Palimodde (sociologa), Piersandro Pillonca (giornalista), Pippo Puggioni (docente universitario), Sandro Roggio (urbanista), Domenico Ruiu (giornalista - fotografo naturalista), Salvatore Sanna (sociologo), Cesare Saragat (primario ospedaliero Sirai), Salvatore Sardu (insegnante - regista), Giuseppe Serra (operaio ferrovie), Giovanni Simula (tecnico petrolchimico Porto Torres), Franco Sionis (insegnante - tecnico), Alterio Stella (imprenditrice), Giulia Suella (impiegata precaria), Cinzia Tarabella (operaia RSU impresa di servizi), Gigi Taras (scultore), Antonello Zanda (operatore culturale soc. Umanitaria), Marco Zurru (docente universitario).