“La Regione metterà una parte delle enormi
risorse che lo Stato spende oggi con la Tirrenia per facilitare l’accettazione
degli oneri di servizio pubblico da parte dei privati, che è il modo per
rendere il trasporto rispettoso delle regole europee, come avviene per il
trasporto aereo”.
Renato Soru lo ha detto oggi illustrando ai rappresentanti della Confindustria
in Sardegna i risultati dell’incontro di venerdì scorso con il Ministro delle
Infrastrutture Altero Matteoli e il lavoro impostato dalla Giunta regionale in
materia di continuità territoriale marittima per i passeggeri e le merci. La
riunione, tenuta in Regione da Renato Soru insieme all'assessore dei Trasporti
Sandro Broccia, è l'avvio dei contatti con il sistema delle imprese della
Sardegna. All'incontro hanno partecipato il neo Presidente regionale Massimo
Putzu e i responsabili di Cagliari, Alberto Scanu, Sassari, Stefano Lubrano, e
Nuoro, Antonio Nieddu, con i rispettivi direttori.
Il Presidente Soru ha spiegato che è obiettivo della Regione arrivare, il
prossimo autunno, alla conferenza di servizi e alla gara internazionale per
l’imposizione degli oneri di servizio pubblico, confermando l’assicurazione,
da parte del Ministro, sul non rinnovo della convenzione con la Tirrenia. La
conferenza di servizi dovrà stabilire le regole del dopo-monopolio, definendo
con quale cadenza, velocità, tipo di navi e costi sarà garantita la continuità
marittima per i passeggeri e per le merci.
Proprio per quanto riguarda il trasporto delle merci, sottolineando i danni
ambientali provocati dall’attraversamento tutti i giorni della Sardegna da
parte di 400 Tir in direzione Olbia, il Presidente della Regione ha illustrato
le conseguenze che questa novità, insieme al Piano di ristrutturazione delle
Ferrovie, comporta per l’insieme della portualità della Sardegna. “Olbia
– ha detto Renato Soru – non può sostituire Golfo Aranci specializzandosi
come porto per le merci della Sardegna. Anzi, vuole incrementare la propria
vocazione turistica, il traffico da crociere, restando il più importante porto
passeggeri e salvaguardando la mitilicoltura per le acque del golfo. Se merci
devono essere trasportate saranno quelle del nord est della Sardegna”.
In relazione al programma delle Ferrovie di interrompere il servizio merci da
Golfo Aranci, il Presidente Soru ha detto che l’obiettivo della Regione è
quello di arrivare alla continuità territoriale marittima per i passeggeri e
per le merci, mantenendo bassi i costi del trasporto, sicuro e di qualità il
servizio, e riducendo i costi ambientali.
Proseguendo con le distinzioni territoriali e tenendo conto della vocazione
turistica del porto cittadino di Cagliari, il Porto Canale del capoluogo, con il
nuovo banchinamento e senza più il monopolio Tirrenia, è destinato ad essere
il grande porto delle merci del sud dell’isola. Nel nord della Sardegna, Porto
Torres diventerebbe sempre di più il porto per i collegamenti col settentrione
d’ Italia, la Francia e Civitavecchia, assumendo il ruolo di nodo di una linea
internazionale che conta sulle ampie aree portuali e sul collegamento
ferroviario.
La fine del monopolio Tirrenia, soprattutto nei collegamenti tra Cagliari e il
continente, renderà possibile raggiungere Civitavecchia in 7 ore da Cagliari e
Livorno in 11 ore, a 25 nodi di velocità, con servizi di qualità, la certezza
dell’imbarco, e un risparmio di costi.
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