Siamo stati accusati di doppiopesismo (P. Mieli, n.d.r.) per l'eccessiva indulgenza dimostrata nei confronti di questa amministrazione: accusa peraltro non del tutto campata in aria. D'altra parte abbiamo ritenuto che un'amministrazione ricca di entusiasmo, nuova negli uomini, con persone che si misuravano per la prima volta con un impegno amministrativo diretto, insediatasi in un clima di rinnovamento con un programma innovativo, avesse diritto ad un'ampia apertura di credito.
Riteniamo però che un anno rappresenti un periodo di osservazione sufficiente per trarne un primo bilancio:
- Immagine. La Giunta e la maggioranza nel suo insieme hanno dato e continuano a dare alla Città uno spettacolo di rissosità, inconcludenza, contrapposizione personalistica, mancanza di obiettivi comuni, sia all'interno della Giun_ ta, che nei rapporti tra Giunta e Consiglio.
- Incompiute. Parcheggi: incompiuti; Eliseo: incompiuto; Centro Polincompiuto di Via Roma: incompiuto; S. Onofrio: incompiuto; Giardinetti: incompiuti; Parchi Urbani: incompiuti
- Abusivismo.
A) In un anno non è stata detta una sola parola, né in bene né in male, sul fenomeno dell' abusivismo urbano e periferico (Testimonzos, Sa Toba, Corte, ...), per il quale bisogna comunque trovare delle soluzioni che non siano ec- cessivamente penalizzanti per la collettività e che diano un segnale chiaro e inequivocabile che si è giunti a un punto di svolta, e che fenomeni del genere non potranno più verificarsi;
B) Nonostante la creazione di un assessorato specifico AmbienteMonte Ortobene e l' enfatizzazione del ruolo che il Monte dovrà assumere in termini di sviluppo ecocompatibile, sul gravissimo e assolutamente ingiustificato fenomeno dell' abusivismo al Monte, per il quale non può certo essere addotta la giustificazione di necessità, la maggioranza non ha speso una sola parola né operato un solo atto, mentre fra gli intendimenti programmatici si parlava di acqui- sizione ovvero demolizione delle costruzioni abusive.
Va da sé che, non conoscendo il pensiero dell' Amministrazione sull' argomento, non possiamo elevare critica (costruttiva) sulle intenzioni. Possiamo però dire che questo modo di fare ci ricorda tanto illaisser fa ire, laisser passer di storica memoria, da cui derivano situazioni di fatto che rendono di per sé vana qualsiasi logica programmatoria.
- Arredo urbano. Le condizioni di abbandono delle strade, dei giardini, dei parchi urbani, delle piazze ci inducono a stendere su questo argomento un velo pietoso.
- Cultura e Sport. Nonostante alcuni concreti segnali di buona volontà da parte dell' Assessore (rapporti con le Associazioni), senza l'assunzione di decisioni coraggiose e di rottura, si rischia di scivolare verso l'appiattimento su una stanca gestione dell' esistente.
"La nostra città conta un numero notevole di Associazioni, che, nei più svariati campi, esercitano attività nel campo del volontariato, nella promozione della cultura, dello sport.
L'amministrazione comunale dovrà profondere il massimo impegno per fornire a queste realtà così importante per la coesione del tessuto urbano, il massimo supporto logistico e tecnico, consentendo loro il più ampio utilizzo delle strutture pubbliche, reperendo locali e attrezzature, aiuti e agevolazioni." (Programma elettorale ).
- Riforma dell'apparato burocratico. Il cavallo di battaglia di questa amministrazione (e del sindaco in particolare) rischia di diventare un ronzino. Che il sindaco, novello Ulisse, durante la navigazione informatica abbia smarrito la rotta e perso la bussola?
"L'attività amministrativa sarà tanto più marcatamente efficace, quanto più riuscirà ad essere, non solo sollecita, ma anche trasparente nei confronti dei cittadini. troppo spesso accade che legittime richieste della popolazione non trovino adeguate risposte, alimentando quel fenomeno del "favore ", dell 'interessamento personale da parte dell'assessore o del funzionario di turno, che mortificano il cittadino, confinandolo sempre più nel ruolo di suddito. Si tratta di una vera e propria "questione morale ".
Ci deve essere una chiara identificazione delle responsabilità in ordine alla trattazione dei singoli atti; deve essere istituito un repertorio che dia certezze sui tempi e modi di definizione delle pratiche; deve essere possibile conoscere chi ha in consegna i singoli atti." (Programma elettorale).
- Rapporti con i cittadini. Anche lo Statuto comunale costituiva un punto specifico del programma. A tutt' oggi, per quanto è dato di sapere, non è stata ancora istituita neppure la Commissione consiliare per il suo riesame.
"Lo Statuto ha un 'importanza formidabile, essendo fra l'altro lo strumento che disciplina l' accesso dei cittadini agli atti, alle informazioni, ai provvedimenti dell' amministrazione, sia d'interesse particolare che generale." (Programma elettorale).
- Qualità della vita.
"Nell' organizzazione della vita cittadina un discorso particolare merita la qualità dei servizi resi, non solo ai residenti, ma, date le caratteristiche della Città, anche alle diverse migliaia di "pendolari" provenienti, per soddisfare svariate esigenze, dai centri dell 'intera Provincia.
L'amministrazione comunale dovrà compiere uno sforzo serio e determinato verso l' organizzazione dell'offerta dei servizi in città, con particolare riguardo agli orari di apertura degli uffici pubblici, oggi lasciati alla spontanea iniziativa dei singoli enti." (Programma elettorale ).
- P.R.G.. Ci preoccupano le fughe in avanti (oltre la cosiddetta" cinta muraria") che sono improvvisamente comparse nell' intervento dell' Arch. Portoghesi e di vari amministratori, e che ci fanno temere che ancora una volta la politica urbanistica possa essere di fatto etero-diretta per rispondere più agli interessi dei poteri forti in salsa nuorese, che ai reali bisogni della collettività.
- Incarichi progettuali. L'attesa proposta di un equo criterio di attribuzione degli incarichi (es.: concorsi di idee) si fa attendere. Per contro giungono segnali chiari e inequivocabili che al momento nulla è cambiato e tutto procede nel rassicurante (per alcuni) segno della continuità.
- Zona industriale di Prato Sardo. Un anno perduto.
"Oltre all'individuazione dei temi, dei problemi e dei tempi, il programma deve inquadrare la Città di Nuoro nella sua collocazione territoriale, fulcro delle zone interne, luogo centrale nel quale e dal quale dovrà necessariamente passare ogni ipotesi di sviluppo e di riequilibrio." (Programma elettorale).
Da quanto detto appare chiaro che i risultati fin qui conseguiti dalla maggioranza di governo, dalla giunta e dal sindaco sono ben lontani dalle aspettative degli elettori. Il sindaco in primo luogo dovrebbe prendere atto che questa situazione non è più sostenibile senza un'inversione di rotta che gli faccia recuperare il patrimonio di fiducia e la credibilità in parte compromessi.
Non vogliamo entrare nel merito degli strumenti da utilizzare per introdurre i radicali correttivi. Riteniamo però che a un quarto del cammino già percorso, il tempo per dimostrare che questa maggioranza e questo sindaco possono essere utili al rilancio della nostra malandata Città, vada misurato in settimane e non in mesi.