Pertanto, se non reco disturbo, gradirei aprire un confronto pubblico e istituire una rubrica tipo “Enzo Biagi risponde”, “La posta di Montanelli”, “La rubrica di Giorgio Bocca” che andavano tanto di moda tempo fa.
Inoltre a ben pensarci, impegnandola nella corrispondenza, terrei lontana questo sacco di gente dalla società, la quale non potrebbe che beneficiarne e, in un moto di gratitudine, per un elementare principio di contrappasso e di evidente proprietà transitiva, corrispondermi un qualcosa anche in euro.
La Posta del Geometra
D. Gentile Abele, ti scrivo per esporti un problema che mi ha tolto la tranquillità e il sonno.
Ti premetto che non sono mai stato razzista anche se, come dicono dalle mie parti, è meglio che ognuno stia nel proprio recinto. Inoltre sono del parere che le mogli e i buoi debbano essere dei paesi tuoi.
E qua viene il bello: mia figlia grande l’altro giorno mi dice che si è fidanzata. “Bene”, dico io, “Era ora”, e aggiungo che non vedo l’ora di conoscerlo.
Così l’indomani me lo porta a casa per cena. Ti ricordi il film “Indovina chi viene a cena?” ecco, avrai capito, è successa la stessa cosa… per carità ho fatto finta di niente, ho chiacchierato del più e del meno e per rompere il ghiaccio ho raccontato qualche barzelletta sui negri che l’ha fatto ridere.
Riconosco che non è neppure tanto antipatico, nonostante il colore della pelle… ma l’idea che si possa maritare con mia figlia, beh, mi fa rabbrividire. Le ho parlato e ho tentato di farla ragionare, di convincerla che non è la scelta giusta, la razza è la razza, ma lei niente… se lo vuole sposare a tutti i costi. Non so più cosa fare… perché doveva succedere proprio a me questa disgrazia?
Perché con tutti i bei neri che ci sono in circolazione si doveva mettere proprio con un bianco?
Tuo aff.mo Alì.
R. Caro Alì, in effetti questa è sfiga. Però poteva succederti anche di peggio: figurati che ho una nipote sposata con un comunista…
D. Caro Abby, sono una tua fervente ammiratrice. Mi piaci molto, non tanto intellettualmente, quanto fisicamente. Sarà per questa tua bellezza mediterranea, un po’ Marlon Brando e un po’ Cirino Pomicino, per lo sguardo torbido, il sorriso ammiccante…
La domanda comunque è questa: perché tanti italiani votano uno con la faccia di plastica, i denti finti, i capelli posticci e i sopratacchi? E perché votano uno che fa promesse che sa bene di non poter mantenere e tutti sanno che non manterrà e sostiene di essere impedito dal mantenerle dagli stessi alleati che hanno sottoscritto quelle promesse in cambio del voto?
Oloferne Bisis
R. Cara Oloffy, in primis ti ringrazio dei complimenti per il mio aspetto fisico che certo non scherza, e anche come cultura non scherzo.
A parte gli scherzi, non devi avere timore a fare nomi nella mia rubrica. Se sono diventato quello che sono è proprio perché non ho paura a denunciare i misfatti e a fare nomi e cognomi.
Tu, vista la descrizione, stai parlando di tale Piero Fassino, comandante in capo della colonna dei Diessini, un agitatore sovversivo e ribelle, comunista e sedizioso, che purtroppo prende ancora molti voti.
La spiegazione, comunque è ormai chiara. Il lavoro di intelligence ha portato alle seguenti conclusioni: questi che votano la colonna Diessina non sono italiani. È tutta gente portata dalla Corea, dal Vietnam e dalla Svizzera con navette sotto copertura, votano e se ne vanno. È stato dimostrato che si tratta di sporchi brogli elettorali e che il cento per cento degli italiani vota per la Casa delle Libertà.
D. Geometra, l’altro giorno mentre pranzavo ho visto l’on. Buttiglione in tv che faceva delle riflessioni sulla famiglia e l’omosessualità. Personalmente le ho ritenute stomachevoli. Lei che è un intellettuale di larghe vedute e di vasta cultura non solo politica, come le giudica?
Margherita di Pula
R. Se c’è una cosa che non devi mai fare è ascoltare quello che dice l’on. Buttiglione durante i pasti principali o subito dopo o appena prima. Se non lo guardi è anche meglio, se no, è chiaro che ti senti male… è mai possibile che debba ripetere quello che dicono continuamente tutti i medici di famiglia e anche gli specialisti?
Ma, a parte questi dettagli, non capisco il problema. Intanto le riflessioni di Buttiglione sono personali e non politiche, anche perché come tutti sanno di politica ne mastica poco, pertanto se lui dice che uno spermatozoo è potenzialmente un deputato o un’indossatrice o un operaio di Ottana, e cioè praticamente un essere vivente, cosa gli faccio, gli morsico le orecchie?...
Anzi, io sono d’accordo per l’indossatrice e l’operaio di Ottana, per certi deputati meglio un onesto spermatozoo.
Caro Direttore mi fermo qui se no occupo troppo spazio. La prossima volta, se sei d’accordo, affronterei temi più leggeri e spiritosi, viste le molte lettere che mi arrivano su tali argomenti.
D’altro canto, anche la tv ormai non fa altro che trasmettere la solita roba culturale seria e impegnata e la gente è stanca e non ne può più.
Per carità, tutto merito di questo governo che mette la cultura al primo posto e trasmette programmi che insegnano tanto, soprattutto ai giovani, ma è altrettanto vero che ci vuole anche lo spazio per le amenità e lo spasso.
Pertanto, la prossima volta non parlerò de “Il grande fratello” e “L’isola dei famosi”, anche se avrei voluto approfondire l’aspetto delle bestemmie che Empedocle, mio figlio piccolo di quattro anni, sta imparando a dire così bene per via del “Grande fratello” (figurati che vuole partire con la Cepu dalle elementari e laurearsi a tredici anni in modo da fare carriera con i quiz e magari un giorno arrivare da Maria de Filippi. Cosa si può volere di più da un figlio?) ma approfondirò la richiesta, o meglio, la domanda che i miei reietti lettori mi pongono e su cui esigono una risposta, e cioè: ma tutto questo è vero o è solo un brutto sogno?
Se vuoi intervenire e ti viene in mente qualcosa, fammi sapere per tempo.
A me già scappa da ridere.
