Un professore della Facoltà di Magistero di Cagliari affermava che "Ia cultura barbaricina chiusa nelle sue forme pastorali rischia di mortificare le capacita di astrazione e di simbolizzazione".
Un professore della Facoltà di Lettere di Cagliari insisteva nel giudicare le zone interne incapaci di super are retaggi ormai fuori tempo e di chiudersi ad ogni vento innovatore" .
Un politico di Cagliari precisava che "Ia Sardegna è Cagliari, Nuoro è un peso"; un politico di Nuoro confermava: "il mondo e cambiato, Nuoro e sempre la stessa"; un politico di Sassari obiettava che "la lotta è contro l'egemonia di Cagliari, Nuoro si elimina da se".
Sono certamente giudizi d'occasione, a volte espressi con atteggiamento affettivo e senza ombra di offesa; tuttavia questi giudizi di politici ed intellettuali manifestano un clima di analisi e di valutazione nei riguardi di Nuoro e del suo circondario assai differente rispetto a quello di dieci o venti anni fa.
In qualche modo allora Nuoro rappresentava quella che si suol chiamare la "cultura sarda" in quanta interprete dei suoi motivi più specifici. Oggi il quadro e osservato in forma peggiorativa, la cosiddetta "cultura sarda" e, spesso vista come arretratezza, come folklore, e comunque come una realta da superare.
In questa prospettiva Nuoro e le "zone interne" rischiano di sperimentare un'emarginazione sempre più manifesta e pericolosa.
I caratteri di tale emarginazione sono dovuti a motivi interni e a motivi esterni: i primi dipendono da molti problemi irrisolti dell'economia nuorese (quale industrializzazione? quale lavoro e quale produzione nella nuova riforma pastorale, quale imprenditoria nell'artigianato e nel turismo), e dipendono anche da quali risposte sociali si danno a fenomeni cosi negativi come il sequestro di persona, le faide, il terrorismo contro le Amministrazioni locali.
I motivi esterni invece si riferiscono al fatto che Nuoro può essere destinata a contare sempre meno (politicamente ed economicamente) nella realta isolana: da ciò una sempre più accentuata emarginazione nel contesto regionale.
II problema che si pone allora è questo: quale impegno politico, civile e culturale dei Nuoresi per una propria via allo sviluppo? contro ogni critica gratuita, il carattere "resistenziale" dei Nuoresi non e affatto un retaggio negativo, può essere un filtro critico contro superficiali assimilazioni, può essere una coscienza d'identità che promuove aderenza storica e partecipazione consapevole.
Si tratta di sviluppare i caratteri antropologici più validi e superare le forme del risentimento, dell'ipercritica distruttiva e del sarcasmo disfattista. E' necessaria una maggiore presenza comunitaria negli impegni di lotta sociale e civile.
Per esempio Nuoro non ha saputo rispondere ai tentativi di emarginazione nel settore degli Studi Universitari subendo imposizioni ed esclusioni degli Atenei cagliaritani e sassaresi.
A si movere siat, pessande e fachende, fachende e pessande!