I partecipanti a tale riunione hanno concordemente auspicato che il Comune, in conformità a quanto stabilito nel programma di governo a suo tempo presentato dalla attuale maggioranza, provveda nell'immediato alla acquisizione dei terreni di proprietà privata, nonché di tutte le abitazioni abusivamente edificate, utilizzando in quest'ultimo caso il disposto della legge n. 47/85, in tal senso escludendosi la possibilità di ogni ulteriore edificazione essendo allo stato opportuno limitarsi al recupero delle costruzioni ivi esistenti da utilizzarsi anche per poter creare attività imprenditoriali compatibili con la tutela del patrimonio naturale dell'Ortobene.
All'esito di tale riunione ed al fine di cercare di sensibilizzare l'attenzione dell'opinione pubblica, i partecipanti hanno deciso di convocare un'Assemblea cittadina presso il Consorzio per la Pubblica Lettura S. Satta, allo scopo anche di costituire un Comitato per il Monte Ortobene che potesse intraprendere ogni possibile azione rivolta a preservarne la sua identità e natura.
Nel corso di detta Assemblea cittadina i numerosi partecipanti hanno nella sostanza manifestato di condividere gli intenti che il costituendo Comitato intendeva ed intende perseguire, auspicandosi una valorizzazione in termini ecocompatibili delle bellezze naturali dell'Ortobene, in modo che tutti ne possano usufruire in ugual misura.
Il tema così affrontato è stato ampiamente riportato sui mass-media locali, i quali hanno in particolar modo sottolineato i rischi che una edificazione non controllata può comportare sulla integrità e salvaguardia del "Monte", così di fatto riportando i dubbi ed i timori espressi dalla cittadinanza nel corso della richiamata Assemblea.
Ciò nonostante, il Consiglio comunale di Nuoro, in data 18 febbraio scorso ha approvato una variante al Piano Regolatore Generale che da un lato amplia notevolmente le possibilità edificatorie sull'Ortobene e dall'altro consente perfino la tacita sanatoria degli abusi edilizi ivi commessi fino all'agosto del 2002, così di fatto facendo capire di voler mettere a tacere ogni possibilità di discussione ed iniziativa da parte di soggetti estranei alla c.d. classe politica rappresentata in Comune.
Ed allora, in conformità a quelli che appaiono gli intenti del neonato Comitato, con la presente si vuole richiamare l'attenzione della cittadinanza su quelle che appaiono le conseguenze derivanti dall'approvazione della richiamata variante, così che ciascuno possa rendersi conto dei rischi cui va incontro la montagna nuorese.
a) Innanzitutto, deve precisarsi che il testo originario del P.R.G. prevedeva che l'indice territoriale massimo di 0,001 mc/mq. potesse essere derogato soltanto per gli edifici, le attrezzature e gli impianti pubblici (Chiese, scuole, ospedali ecc.), mentre la variante approvata consente invece che tale deroga possa essere estesa anche agli edifici di interesse pubblico esistenti alla data agosto 2002 (poliambulatori, alberghi, impianti turistici, centri culturali, biblioteche, teatri ecc.).
La modifica introdotta consente di fatto che le costruzioni abusive realizzate sul Monte Ortobene fino all'agosto del 2002 possano essere sanate essendo appena sufficiente che i proprietari delle stesse dichiarino di esercitare un'attività turistica (del tipo ad es. del Bed & Breakfast) ovvero la esistenza di un circolo culturale, quale che esso sia (per es. gli amici del Bridge), così da poter beneficiare della deroga, tanto più che nella variante non è stato esplicitamente previsto che i possibili beneficiari debbano aver iniziato detta attività prima dell'agosto del 2002, semplicemente per il fatto che altrimenti si sarebbe legittimato l'abuso commesso prima ancora che fosse sanato!
Non solo, ma la nuova normativa addirittura consente ai c.d. "abusivi" di poter eventualmente aumentare la volumetria già realizzata, se appena si considera che la stessa in alcun modo specifica in che cosa possa consistere la deroga, in quanto non ha stabilità né la misura dei volumi realizzabili e neppure le altezze che i fabbricati debbono avere, con la conseguenza che il Monte Ortobene rischia di essere invaso da una colata di cemento con l'imprimatur del Comune di Nuoro, mentre coloro che hanno costruito abusivamente saranno in tal modo esentati dal rispondere della loro illegittima azione e perfino premiati, perché di fatto gli viene consentito di costruire ad oltranza, ove solo lo vogliano, con buona pace dell'Assessore ambientalista e del Programma a suo tempo presentato dall'attuale governo cittadino, posto che quest'ultimo appare disatteso nei suoi fondamenti, andando anzi espressamente contro a quelle che erano le intenzioni manifestate dalla attuale maggioranza in occasione delle precedenti elezioni amministrative.
b) Ma il contenuto della variante, così come approvata, prevede altresì che nello studio di valorizzazione del Monte possano essere ricomprese all'interno della deroga anche le aree libere (quelle cioè non ancora edificate), e gli edifici non rientranti nei casi in precedenza elencati (cioè tra quelli pubblici o di interesse pubblico realizzati entro l'agosto 2002).
In tal modo verrebbe innanzitutto notevolmente estesa la capacità edificatoria in qualunque parte dell'Ortobene, mentre gli aderenti al Comitato auspicavano ed auspicano che al limite ciò debba riguardare solo ed esclusivamente le tre aree esistenti e già caratterizzate da specifiche attività non l'intero comparto come oggi di fatto si vorrebbe.
Con riferimento, invece, alla possibilità di estendere la deroga anche alle ipotesi non previste dalla prima parte della norma, ciò comporterebbe che alcun limite edificatorio potrebbe essere imposto anche per quelle costruzioni di interesse pubblico realizzate abusivamente dopo l'agosto 2002, con un invito implicito, quindi, a commettere ulteriori abusi (che tanto saranno sanati), ovvero potrebbe addirittura interessare un edificio che pur non essendo di pubblico interesse è stato comunque realizzato prima dell'agosto 2002, in un quadro complessivo che dimostra come i timori espressi dagli aderenti al Comitato per il Monte non solo erano e si sono rivelati del tutto fondati ma rischiano di essere travolti da una marea di cemento con il beneplacito di tutto il Consiglio comunale e della Giunta nuoresi, essendo la variante stata votata ed approvata da tutte le forze politiche in campo, con il solo voto contrario del Consigliere Nioi, circostanze tutte che richiedono una azione immediata da parte di tutti coloro che al Monte sono affezionati non solo a parole al fine di evitare che di esso possa essere fatto uno scempio così come è avvenuto per la parte restante della Città.
In tal senso il Comitato intende adottare tutti gli strumenti non solo giuridici per la salvaguardia dell'Ortobene ed auspica che tutte le forze sane della città possano dare un contributo concreto perché ogni possibile azione venga intentata affinché il patrimonio naturale e storico della nostra montagna sia preservato dalle velleità di coloro che invece ne vogliono definitivamente deturpare la sua naturale ricchezza.