Benché non venga usata la parola sciamanesimo, il sinodo informa chiaramente sull’esistenza nell’isola di una pratica sciamanica che doveva essere abbastanza diffusa.
Tale informazione squarcia in parte il velo del passato e getta luce su miti e leggende antichissime di cui finora era sfuggito il significato recondito.
In molti di questi racconti si parla di fate o di donne-spirito che alcuni giovani vorrebbero catturare e tenere con sé, ma tutti vengono sottoposti a una prova che ben raramente riescono a superare.Una di queste prove riguarda il dominio del fuoco che l’aspirante sciamano deve riuscire a padroneggiare.
Racconti del genere ne esistono tanti e tutti nascondono una motivazione profonda che non veniva più compresa né dall’ascoltatore né da chi narrava, il quale, peraltro, continuava a ripetere le parole che aveva sempre udito, anche quando il significato non era più chiaro.
Se però si conoscono le caratteristiche dello sciamanesimo tali leggende assumono subito una luce diversa: il vero sciamano deve essere capace di dominare il fuoco e perciò il giovane aspirante viene sottoposto a una prova che si basa sul dominio di tale elemento.
Numerose sono le leggende sarde che presentano caratteristiche tipicamente sciamaniche: alcune riguardano lo smembramento e la resurrezione dalle proprie ossa, altre la metamorfosi in animale, altre ancora riferiscono il volo magico effettuato in trance che alcuni giovani intraprendono alla ricerca d’una donna-spirito che avevano catturato impossessandosi delle sue vesti e che poi era scomparsa perché non avevano rispettato il tabù imposto.
Da quel momento iniziano le peregrinazioni per la sua ricerca.
Solo dopo aver superato i confini della terra ed essersi spinto nel sovrannaturale, previa mutilazione del proprio corpo, il giovane riuscirà a raggiungere la donna-spirito, ossia la sposa celeste che lo aiuterà nel suo compito...
Una domanda a questo punto sorge spontanea: quando lo sciamanesimo entrò in Sardegna? È da presumere che ciò sia avvenuto già dal periodo neolitico, quando popolazioni asiatiche, a ondate successive, durante le loro migrazioni approdarono nell’isola, giacché le pratiche che vengono descritte conducono a uno sciamanesimo di tipo siberiano e centro-asiatico, confermate anche da varie tradizioni funerarie e da credenze comuni.